
La "Storia vera", 175d.C, è un romano in due libri in cui si narra l'impossibile viaggio di un gruppo di greci attraverso luoghi fantastici. Il narratore, interno autodiegetico, dopo una prima descrizione dei motivi che lo spinsero al viaggio (la curiosità e la sete di conoscenza) ricorda come, dopo la partenza dalle mitiche colonne d'ercole, a causa di una tempesta la sua imbarcazione giunse in un primo momento sull'isola delle
donne viti, poi sulla
luna (dove era in corso una guerra con gli abitanti del sole alla quale i nostri prendono parte), in seguito, nuovamente in mare, nel
ventre di una balena, il
Mare Ghiacciato, l'isola di formaggio e l'isola dei Beati (dove incontrano Odisseo che consegna loro una lettera da recapitare a Calispo, e addirittura Omero), continuando ad imbattersi in una serie di avventure fino a concludere il viaggio agli antipodi della terra.
Molti degli episodi presuppongono come modello l'Odissea ma sempre prevale la chiave ironica e parodica. Questo stesso atteggiamento è presente nel libro nei confronti degli storici e filologi ellenistici e dei filosofi che dichiarano (presuntuosamente e fidando ciecamente sull'intelletto umano) di dire sempre il vero, cosa di cui Luciano dubita fortemente.
Nessun commento:
Posta un commento